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© Jörg Landsberg/ Teatro Osnabrück

DIE SCHÖNE MÜLLERIN

 

Commissione per la compagnia di danza Theatre Osnabrück

 

Prima: 22 aprile 2018 - Emma Theatre - Osnabrück / Germania

 

Musica: "Die Schöne Müllerin" di Franz Schubert

Soprano: Gabriella Guilfoil

Pianoforte: Florian Appel

 

Danzatori:

Ohad Fabrizio Caspi, Cristina Commisso, Neven Del Canto,

Marine Sanchez Egasse, Lennart Huysentruyt, Ayaka Kamei, Oleksandr Khudimov,

Vincenzo Rosario Minervini, Katherina Nakui, Saskia de Vries, Rosa Wijsman,

 

Luci, costumi e scena: Samir Calixto

Direttore delle prove / Assistente del coreografo: Leonardo Centi

 

 

Il coreografo Samir Calixto ha sviluppato negli ultimi anni un lavoro che si concentra sullo svelamento degli aspetti senza tempo della danza attraverso lo scontro tra riferimenti culturali iconici e le caratteristiche più primordiali della nostra esistenza. Musica classica, letteratura, spiritualità e filosofia sono elementi che spesso hanno una forte presenza nelle sue coreografie.

Dopo aver lavorato in precedenza a 'Winterreise' di Schubert, affronterà questo ciclo di canzoni altrettanto iconico del compositore "Die Schöne Müllerin" in una commissione speciale per il Dance Company Theatre Osnabrück, approfondendo le sue indagini in un universo in cui la danza riflette lo stato di impermanenza intrinseco alla nostra condizione umana.

Trascendendo la storia del tragico amore di un giovane illustrato dalla poesia di Wilhelm Müller, la versione di Calixto del famoso ciclo si immergerà nel nucleo del cosiddetto spirito `` schubertiano '': la sua fragilità, la sua intensità emotiva e la sua natura malinconica. In questa interpretazione coreografica, la musica trasporterà sia gli spettatori che gli artisti nel regno sfuggente dei ricordi. La memoria diventa così, attraverso lo spirito musicale di Schubert, il contatto più vicino alla nostra idea di "casa". Invece di uno spazio reale, qui il concetto di casa allude a un luogo effimero, intoccabile, irraggiungibile e quindi accessibile solo attraverso chimere di tempi ormai lontani.

In questa nuova coreografia, la presenza del cantante diventa l'incarnazione di reminiscenze profonde mentre la danza manifesta la turbolenza emotiva che corre sotto le linee musicali poetiche di Schubert. Confrontandosi con una forte cornice musicale e coreografica, i ballerini saranno portati a coinvolgere tutto il loro essere sul palco approfondendo una coreografia che propone un incrocio intransigente tra musicalità e fisicità intensa. In questo processo, l'umanità si rivela sul palco esponendo le nostre vulnerabilità, fragilità e bellezza.

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